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Termine |
Analisi e origine |
Definizione |
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Acrilico |
s.m. |
Chim. acido organico insaturo, liquido, usato per la produzione di fibre sintetiche e materie plastiche |
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Animo |
n.m, dal lat. anĭmu(m), affine al gr. ánemos ‘soffio, vento’ |
- L’anima dell’uomo, in quanto sede e principio degli affetti, delle facoltà intellettive e della volontà
- Intendimento, proposito
- Coraggio
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Antisfondamento |
agg.m. e f. invar. comp. di anti- e sfondamento |
Fatto in modo che non possa essere sfondato |
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Artefice |
n.m e f. dal lat. artifĭce(m), comp. di ărs ărtis ‘arte’ e facĕre ‘fare’ |
Chi svolge un’attività che richiede ingegno, abilità e perizia tecnica |
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Avversità |
s.f. inv. dal lat. adversitāte(m) |
Carattere di ciò che è avverso, sfavorevole |
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Bellico |
agg. dal lat. bellĭcu(m), deriv. di bĕllum ‘guerra’ |
Che riguarda la guerra |
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Blindato |
agg. o n.m dal fr. blinder; cfr. blinda |
- Munito di rivestimento di rinforzo o di protezione, o di leggere piastre di corazza, contro urti, sfondamenti, colpi di arma da fuoco, tentativi di furto ecc.
- Sottoposto a eccezionali misure di sorveglianza e protezione
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Coraggio |
s.m. dal provenz. coratge, che è dal lat. volg. coratĭcu(m), deriv. di cŏr cŏrdis ‘cuore’ |
- Forza d’animo nell’affrontare il pericolo, nell’intraprendere azioni difficili, nel sopportare con serenità dolori e sacrifici
- Sfacciataggine, impudenza
- Cuore, animo
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Corazza |
n.f. dal lat. tardo coriacĕa(m), deriv. di corĭum ‘cuoio’ |
- Copertura del busto, in cuoio o in metallo, portata anticamente dai soldati per difesa; ancora oggi fa parte dell’uniforme di certi corpi speciali (p.e. corazzieri, guardie svizzere del vaticano)
- (zool.) rivestimento protettivo, osseo o di altro materiale (p.e. la chitina), del corpo di alcuni animali
- Difesa psicologica, mentale
- Struttura resistente applicata per difesa a fortificazioni e a mezzi da combattimento e d’assalto
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Composto |
n.m e agg. dal lat. componĕre, comp. di cŭm ‘con’ e ponĕre ‘porre’ |
- Formato di più parti o elementi; non semplice o unitario(ling.) si dice di parola formata da due o più parole fuse insieme (p.e portacenere è un nome composto)
- Disposto con ordine, ben sistemato
- Atteggiato
- Ciò che risulta dall’unione di più cose ; (chim.) sostanza omogenea che si ottiene combinando due o più elementi, o due o più molecole, o un elemento e una molecola, oppure trasformando (p.e. con un aumento di temperatura) una molecola in un’altra; non è più scindibile se non con reazioni chimiche
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Danno |
n.m dal lat. dămnu(m). |
- Tutto ciò che rappresenta una perdita, una riduzione, una lesione dell’integrità o della utilizzabilità, del valore di qualcosa
- Diminuzione o distruzione del patrimonio economico o morale di un soggetto, provocato da un comportamento antigiuridico altrui
- Pena, dolore, affanno, guaio
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Decadimento |
n.m. dal lat. decadĕre, comp. di dē ‘de-’ e cadĕre ‘cadere’, rifatto sull’it. cadere |
- Il decadere; scendere gradatamente da una condizione di benessere fisico, di ricchezza, di prestigio a uno stato inferiore, peggiore
- Perdere una carica, un potere; cessare da una funzione soprattutto alla scadenza dei termini del mandato
- Perdere l’esercizio di un diritto per non averlo tempestivamente esercitato
- Subire decadimento radioattivo
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Difesa |
n.f dal lat. tardo defēnsa(m), deriv. di defendĕre ‘difendere’ |
- Il difendere, il difendersi
- Tutto quanto serve a difendere, a proteggere; fortificazione, riparo, schermo
- Chi difende; in particolare, chi difende un imputato, avvocato difensore
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Fortezza |
n.f dal lat. fŏrte(m) |
- Luogo ed edificio fortificato; in particolare, importante complesso di opere militari fortificate permanenti
- Oggetto che serve di rinforzo; in particolare, nell’attrezzatura navale, ciascuno dei rinforzi che si cuciono alle vele nei punti soggetti a maggiore sforzo e logorio
- Forza morale, spirituale
- Forza fisica, robustezza
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Immunità |
n.f. invar. dal lat. immunitāte(m), deriv. di immūnis ‘immune’; nel sign. med., attrav. il fr. immunité |
Condizione di difesa e di resistenza di un organismo nei confronti di malattie o sostanze tossiche, realizzata per formazione di anticorpi |
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Incrollabile |
agg. m. e f. deriv. di crollare, col pref. in- |
- Che non può crollare
- Che nulla può smuovere o far vacillare
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Incrudimento |
n.m deriv. di incrudire |
Fenomeno per il quale i metalli, in seguito a lavorazioni mediante deformazione plastica, acquistano maggior durezza, resistenza ed elasticità, perdendo nello stesso tempo duttilità |
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Infrangibilità |
n.f. invar. dal lat. deriv. di frangere, col pref. in- |
- Che non si rompe; difficile a rompersi (anche in senso figurato)
- Carattere, proprietà di ciò che è infrangibile
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Istinto |
n.m. dal lat. instīnctu(m), deriv. di instinguĕre ‘eccitare’ (part. pass. instīnctus) |
- Impulso naturale per cui gli esseri viventi compiono determinati atti utili o necessari alla propria conservazione, senza l'intervento della volontà o del ragionamento
- Propensione naturale dell'animo umano che suscita sentimenti o induce a comportamenti indipendenti dalla ragione
- Inclinazione, natura, indole
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Lavorazione |
n.f. dal lat. laboratiōne(m) ‘lavoro, sforzo’ |
- Il lavorare un materiale; la procedura con cui questa operazione è eseguita
- Il complesso delle operazioni e delle attività necessarie per la realizzazione di un’opera
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Limite |
agg. m. e f. invar. dal lat. limĭte(m) |
- Punto, termine che non si può o non si deve superare
- Imperfezione, difetto
- Linea terminale o divisoria; confine
- Agg.
- Si dice di ciò oltre il quale non si può o non si deve andare
- Si dice di ciò che si considera come il modo estremo di presentarsi di un fenomeno
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Materiale |
n.m dal lat. tardo materiāle(m), deriv. di materĭa ‘materia’ |
- Proprio della materia, che ha carattere di materia; che è costituito da materia
- Che riguarda la concretezza delle cose, che ha attinenza con gli aspetti fisici della realtà e della vita (si contrappone a spirituale, intellettuale, morale)
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Mente |
n.f dal lat. mĕnte(m), da una radice men- indicante in generale l’attività del pensiero. |
- L’insieme delle facoltà intellettive che permettono all’uomo di conoscere la realtà, di pensare e di giudicare (spesso in contrapposizione a corpo o a cuore)
- La sede in cui l’attività del pensiero ha luogo; testa, capo
- Particolare attitudine, inclinazione mentale
- Intelligenza, capacità intellettiva
- Memoria
- Il complesso delle idee, delle cognizioni di una persona; anche, la persona stessa fornita di determinate qualità
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Metronomo |
n.m comp. di metro- e -nomo |
Strumento di misura usato specialmente per battere il tempo in musica |
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Prova |
n.f. dal lat. probāre ‘trovare buona una cosa, approvarla’, deriv. di prŏbus ‘buono’ |
- Ciò che si fa per conoscere, dimostrare, verificare la qualità, la natura di una cosa, le attitudini e i sentimenti di una persona, il funzionamento di una macchina
- Situazione o condizione difficile affrontata volontariamente o imposta da altri o dalle circostanze
- Tentativo
- Elemento che dimostra la verità di un’affermazione, di un fatto; argomento, testimonianza o documento che si adduce a questo fine
- Dimostrazione concreta di qualcosa
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Psicologia |
n.f comp. di psico- e -logia |
- Scienza che studia i fenomeni della vita affettiva e mentale delle persone (istinti, emozioni, sentimenti, percezioni, memoria, volontà, intelligenza)
- La capacità di penetrare l’anima umana, di intuirne i moti e le reazioni e di comportarsi di conseguenza
- Il modo di pensare e di reagire di una persona o di una categoria di persone
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Qualità |
n.f. invar. dal lat. deriv. di frangere, col pref. invar. dal lat. qualitāte(m), deriv. di quālis ‘quale’ |
- Qualsiasi caratteristica, proprietà o condizione di una persona o di una cosa che serva a determinarne la natura e a distinguerla dalle altre
- Caratteristica o proprietà positiva
- Specie, varietà (detto di cosa)
- Insieme delle caratteristiche che rendono un prodotto o un servizio conforme a determinati requisiti
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Reminiscenza |
n.f. dal lat. tardo reminiscentĭa(m), deriv. di reminīsci ‘ricordarsi’ |
- Il riaffiorare alla memoria di una cosa quasi dimenticata; la cosa ricordata
- Passo, brano di un’opera d’arte in cui l’autore riecheggia, più o meno consapevolmente, temi o motivi tratti da altre opere o altri autori
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Resilienza |
n.f. deriv. del lat. resilĭens -ĕntis, part. pres. di resilīre ‘rimbalzare’, comp. di re- ‘indietro’ e salīre ‘saltare’ |
- Proprietà dei materiali di resistere agli urti senza spezzarsi, rappresentata dal rapporto tra il lavoro necessario per rompere una barretta di un materiale e la sezione della barretta stessa
- Capacità di resistere e di reagire di fronte a difficoltà, avversità, eventi negativi ecc.
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Resistenza |
n.f. dal lat. tardo resistentĭa(m), deriv. di resistĕre ‘resistere’ |
- Il resistere; sforzo per opporsi a qualcosa, per contrastare qualcuno
- Capacità di tollerare, reggere; robustezza, solidità
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Ricusare |
v.intr. dal lat. recusāre, deriv. di cāusa ‘causa’; cfr. accusare, scusare |
Aus. avere. non accettare, rifiutare; non acconsentire a far qualcosa |
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Riferimento |
n.m. dal latino riferire |
- Il riferire o il riferirsi; relazione, connessione, rapporto
- Accenno, allusione; richiamo, reminiscenza
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Robustezza |
n.f. dal latino robustus deriv. di robur 'forza' |
- L’essere robusto; qualità di ciò che è robusto
- Forza, vigore morale, intellettuale o espressivo.
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Sforzo |
n.m. deriv. di sforzare dal lat. volg. fortiāre, deriv. del lat. tardo fortĭa ‘forza’. |
- Impiego di un grado maggiore di forza, fisica o spirituale, per ottenere un determinato risultato; intensa applicazione e impegno
- Sollecitazione cui è sottoposto un meccanismo o un organo meccanico
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Sicurezza |
n.f. dal lat. secūru(m), comp. di sē-, indicante privazione, e un deriv. di cūra ‘preoccupazione’ |
- Condizione di ciò che è sicuro, di ciò che consente di prevenire o attenuare rischi
- Certezza
- Qualità di chi è sicuro di sé e delle proprie azioni
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Solidità |
n.f. invar. dal lat. solidĭtas -ātis. |
- L’essere solido, robusto; stabilità
- Fermezza, validità, fondatezza
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Sventura |
n.f. comp. di s- e ventura. |
- Sorte avversa
- Avvenimento che provoca danno o dolore; sciagura
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Tenacia |
n.f. dal lat. tenacĭa(m), deriv. di tenēre ‘tenere’ |
Costanza, fermezza nel volere e nell’agire |
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Trasposizione |
n.f. dal fr. transposition |
- Il trasporre; cambio di posizione tra due o più elementi
- Adattamento, rielaborazione di un’opera, un testo ecc., per adeguarlo a una forma espressiva o a uno stile diverso
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Trattamento |
n.m. deriv. di trattare dal lat. tractāre, frequentativo di trahĕre ‘trarre’ |
- Azione del trattare qualcosa per un fine determinato
- Maniera di trattare una persona, di comportarsi con essa, o di essere trattato
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Urto |
n.m. deriv. di urtare; dal provenz. ant. urtar, deriv. del francone hūrt ‘ariete’ |
Collisione più o meno violenta di due corpi; forte e brusca spinta data all’improvviso |
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Veicolo |
n.m. dal lat. vehicŭlu(m), deriv. di vehĕre ‘trasportare’ |
- Qualsiasi mezzo di trasporto meccanico guidato dall’uomo
- Mezzo che serve a propagare, a diffondere qualcosa (anche in senso figurato)
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Vetro |
n.m. dal lat. vĭtru(m) |
Materiale solido composto di vari silicati che si presenta come una massa amorfa omogenea, dura, fragile, trasparente, dotata di speciale lucentezza, impermeabilità, resistenza a tutti i reagenti chimici (tranne che all’acido fluoridrico e agli idrati di sodio e potassio concentrati), scarsa conducibilità termica ed elettrica; si ottiene mediante fusione, a temperatura elevata, di sabbie silicee mescolate principalmente a carbonato di calcio, soda o potassa, e trova impiego come materiale isolante e protettivo non oscurante, per fabbricare recipienti, oggetti d’uso e ornamentali ecc. |
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Volontà |
n.f.invar. dal lat. voluntāte(m), deriv. di vŏlo, prima pers. del pres. indic. di vĕlle ‘volere’ |
- La capacità di volere, la facoltà di decidere consapevolmente il proprio comportamento in vista di un dato scopo
- Atto del volere
- Ciò che si vuole, che è oggetto del volere
- Disposizione a fare qualcosa
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