venerdì 15 gennaio 2016

9.1 Conclusione

Per racchiudere e conservare al sicuro tutto ciò che si è detto finora, si presenta l'oggetto che nella mente di tutti meglio reifica la caratteristica.
Scatola nera di un aereo
E infine, per riassumere quanto detto finora in un unicum finale:

L'infrangibilità è un concetto ambivalente e ricco di declinazioni (8.8) da analizzare. La più immediata interpretazione vede uno studio della materia e quindi dell'ambito più strettamente materiale, ma è molto importante non dimenticarne la parte più umana e psicologica del termine.
Sin dai tempi antichi una delle maggiori fascinazioni è sempre stata quella di creare oggetti ed eroi che possedessero tale caratteristica, sfociando però sempre nei miti o nelle fantasie. La credenza infatti dell'esistenza di “cose”, non unicamente fisiche, che potessero essere indistruttibili era radicata nel pensiero antico quanto in quello moderno. Questo nasceva forse da esempi della natura materiale, o da una volontà innata che aspirava a tale risultato. Se d'altronde l'elemento materiale era importante, sin dai tempi antichi si è affermato anche l'ammirazione verso quelle figure, quei sentimenti umani, che meglio esprimevano una volontà salda e ferma nonostante le difficoltà della vita comune.
L'infrangibile, ciò che perdura insomma, ha sempre affascinato e attirato l'uomo, il quale ha sempre ammirato quelle persone che apparivano così forti nell'animo o quegli oggetti che non si danneggiavano nonostante tutto.
Con l'evoluzione della tecnica e della tecnologia, passando per fasi graduali e non lineari, ottenere tale proprietà materiale è stato sempre più possibile e invitante, tanto da diventare ora in certi ambiti una richiesta base in termini di sicurezza. Nell'aspetto emotivo tale caratteristica è presente in ogni arte, come incitamento, come esempio da seguire (reale o astratto) o ancora come allegoria.

L'attrattiva di questo raggiungimento non è insomma calata, pur dovendo sempre di più estendersi il concetto con l'avvento di nuove sfide e nuovi campi. Si può quindi vedere nell'evoluzione di tale caratteristica il percorso in continua salita dell'uomo che cerca di migliorare se stesso, nel corpo (materia) e nella mente (animo), ponendo avanti a se un ideale comune a tutti i popoli.

Si conclude così questo blog, tramite il quale abbiamo analizzato e scoperto quanto l'infrangibilità sia presente negli aspetti della nostra vita. Sperando di aver suscitato in voi interesse per questo argomento tanto ampio e interessante da affrontare, concludo dicendo a voi

Grazie dell'attenzione

8.9 Abbecedario in inglese

A: Adamantine
B: Barrier
C: Carapace
D: Durable
E: Everlasting
F: Frangible
G: Glass
H: Hardening
I: Impact
J: Joint
K: Kaaba
L: Link
M: Massivity
N: Never-ending
O: Obstacle
P: Pieces
Q: Quaver
R: Resistant
S: Shatterpoof
T: Trauma
U: Unbreakable
V: Vigor
W: Withstand
X: Xanadu (myth)
Y: Yield
Z: Zircons

8.8 Glossario dei termini







Termine Analisi e origine Definizione




Acrilico s.m. Chim. acido organico insaturo, liquido, usato per la produzione di fibre sintetiche e materie plastiche

Animo n.m, dal lat. anĭmu(m), affine al gr. ánemos ‘soffio, vento’
  • L’anima dell’uomo, in quanto sede e principio degli affetti, delle facoltà intellettive e della volontà
  • Intendimento, proposito
  • Coraggio


Antisfondamento agg.m. e f. invar. comp. di anti- e sfondamento Fatto in modo che non possa essere sfondato

Artefice n.m e f. dal lat. artifĭce(m), comp. di ărs ărtis ‘arte’ e facĕre ‘fare’ Chi svolge un’attività che richiede ingegno, abilità e perizia tecnica

Avversità s.f. inv. dal lat. adversitāte(m) Carattere di ciò che è avverso, sfavorevole




Bellico agg. dal lat. bellĭcu(m), deriv. di bĕllum ‘guerra’ Che riguarda la guerra

Blindato agg. o n.m dal fr. blinder; cfr. blinda
  • Munito di rivestimento di rinforzo o di protezione, o di leggere piastre di corazza, contro urti, sfondamenti, colpi di arma da fuoco, tentativi di furto ecc.
  • Sottoposto a eccezionali misure di sorveglianza e protezione





Coraggio s.m. dal provenz. coratge, che è dal lat. volg. coratĭcu(m), deriv. di cŏr cŏrdis ‘cuore’
  • Forza d’animo nell’affrontare il pericolo, nell’intraprendere azioni difficili, nel sopportare con serenità dolori e sacrifici
  • Sfacciataggine, impudenza
  • Cuore, animo


Corazza n.f. dal lat. tardo coriacĕa(m), deriv. di corĭum ‘cuoio’
  • Copertura del busto, in cuoio o in metallo, portata anticamente dai soldati per difesa; ancora oggi fa parte dell’uniforme di certi corpi speciali (p.e. corazzieri, guardie svizzere del vaticano)
  • (zool.) rivestimento protettivo, osseo o di altro materiale (p.e. la chitina), del corpo di alcuni animali
  • Difesa psicologica, mentale
  • Struttura resistente applicata per difesa a fortificazioni e a mezzi da combattimento e d’assalto


Composto n.m e agg. dal lat. componĕre, comp. di cŭm ‘con’ e ponĕre ‘porre’
  • Formato di più parti o elementi; non semplice o unitario(ling.) si dice di parola formata da due o più parole fuse insieme (p.e portacenere è un nome composto)
  • Disposto con ordine, ben sistemato
  • Atteggiato
  • Ciò che risulta dall’unione di più cose ; (chim.) sostanza omogenea che si ottiene combinando due o più elementi, o due o più molecole, o un elemento e una molecola, oppure trasformando (p.e. con un aumento di temperatura) una molecola in un’altra; non è più scindibile se non con reazioni chimiche





Danno n.m dal lat. dămnu(m).
  • Tutto ciò che rappresenta una perdita, una riduzione, una lesione dell’integrità o della utilizzabilità, del valore di qualcosa
  • Diminuzione o distruzione del patrimonio economico o morale di un soggetto, provocato da un comportamento antigiuridico altrui
  • Pena, dolore, affanno, guaio


Decadimento n.m. dal lat. decadĕre, comp. di ‘de-’ e cadĕre ‘cadere’, rifatto sull’it. cadere
  • Il decadere; scendere gradatamente da una condizione di benessere fisico, di ricchezza, di prestigio a uno stato inferiore, peggiore
  • Perdere una carica, un potere; cessare da una funzione soprattutto alla scadenza dei termini del mandato
  • Perdere l’esercizio di un diritto per non averlo tempestivamente esercitato
  • Subire decadimento radioattivo


Difesa n.f dal lat. tardo defēnsa(m), deriv. di defendĕre ‘difendere’
  • Il difendere, il difendersi
  • Tutto quanto serve a difendere, a proteggere; fortificazione, riparo, schermo
  • Chi difende; in particolare, chi difende un imputato, avvocato difensore





Fortezza n.f dal lat. fŏrte(m)
  • Luogo ed edificio fortificato; in particolare, importante complesso di opere militari fortificate permanenti
  • Oggetto che serve di rinforzo; in particolare, nell’attrezzatura navale, ciascuno dei rinforzi che si cuciono alle vele nei punti soggetti a maggiore sforzo e logorio
  • Forza morale, spirituale
  • Forza fisica, robustezza





Immunità n.f. invar. dal lat. immunitāte(m), deriv. di immūnis ‘immune’; nel sign. med., attrav. il fr. immunité Condizione di difesa e di resistenza di un organismo nei confronti di malattie o sostanze tossiche, realizzata per formazione di anticorpi

Incrollabile agg. m. e f. deriv. di crollare, col pref. in-
  • Che non può crollare
  • Che nulla può smuovere o far vacillare


Incrudimento n.m deriv. di incrudire Fenomeno per il quale i metalli, in seguito a lavorazioni mediante deformazione plastica, acquistano maggior durezza, resistenza ed elasticità, perdendo nello stesso tempo duttilità

Infrangibilità n.f. invar. dal lat. deriv. di frangere, col pref. in-
  • Che non si rompe; difficile a rompersi (anche in senso figurato)
  • Carattere, proprietà di ciò che è infrangibile


Istinto n.m. dal lat. instīnctu(m), deriv. di instinguĕre ‘eccitare’ (part. pass. instīnctus)
  • Impulso naturale per cui gli esseri viventi compiono determinati atti utili o necessari alla propria conservazione, senza l'intervento della volontà o del ragionamento
  • Propensione naturale dell'animo umano che suscita sentimenti o induce a comportamenti indipendenti dalla ragione
  • Inclinazione, natura, indole





Lavorazione n.f. dal lat. laboratiōne(m) ‘lavoro, sforzo’
  • Il lavorare un materiale; la procedura con cui questa operazione è eseguita
  • Il complesso delle operazioni e delle attività necessarie per la realizzazione di un’opera


Limite agg. m. e f. invar. dal lat. limĭte(m)
  • Punto, termine che non si può o non si deve superare
  • Imperfezione, difetto
  • Linea terminale o divisoria; confine
  • Agg.
  • Si dice di ciò oltre il quale non si può o non si deve andare
  • Si dice di ciò che si considera come il modo estremo di presentarsi di un fenomeno





Materiale n.m dal lat. tardo materiāle(m), deriv. di materĭa ‘materia’
  • Proprio della materia, che ha carattere di materia; che è costituito da materia
  • Che riguarda la concretezza delle cose, che ha attinenza con gli aspetti fisici della realtà e della vita (si contrappone a spirituale, intellettuale, morale)


Mente n.f dal lat. mĕnte(m), da una radice men- indicante in generale l’attività del pensiero.
  • L’insieme delle facoltà intellettive che permettono all’uomo di conoscere la realtà, di pensare e di giudicare (spesso in contrapposizione a corpo o a cuore)
  • La sede in cui l’attività del pensiero ha luogo; testa, capo
  • Particolare attitudine, inclinazione mentale
  • Intelligenza, capacità intellettiva
  • Memoria
  • Il complesso delle idee, delle cognizioni di una persona; anche, la persona stessa fornita di determinate qualità


Metronomo n.m comp. di metro- e -nomo Strumento di misura usato specialmente per battere il tempo in musica




Prova n.f. dal lat. probāre ‘trovare buona una cosa, approvarla’, deriv. di prŏbus ‘buono’
  • Ciò che si fa per conoscere, dimostrare, verificare la qualità, la natura di una cosa, le attitudini e i sentimenti di una persona, il funzionamento di una macchina
  • Situazione o condizione difficile affrontata volontariamente o imposta da altri o dalle circostanze
  • Tentativo
  • Elemento che dimostra la verità di un’affermazione, di un fatto; argomento, testimonianza o documento che si adduce a questo fine
  • Dimostrazione concreta di qualcosa


Psicologia n.f comp. di psico- e -logia
  • Scienza che studia i fenomeni della vita affettiva e mentale delle persone (istinti, emozioni, sentimenti, percezioni, memoria, volontà, intelligenza)
  • La capacità di penetrare l’anima umana, di intuirne i moti e le reazioni e di comportarsi di conseguenza
  • Il modo di pensare e di reagire di una persona o di una categoria di persone





Qualità n.f. invar. dal lat. deriv. di frangere, col pref. invar. dal lat. qualitāte(m), deriv. di quālis ‘quale’
  • Qualsiasi caratteristica, proprietà o condizione di una persona o di una cosa che serva a determinarne la natura e a distinguerla dalle altre
  • Caratteristica o proprietà positiva
  • Specie, varietà (detto di cosa)
  • Insieme delle caratteristiche che rendono un prodotto o un servizio conforme a determinati requisiti





Reminiscenza n.f. dal lat. tardo reminiscentĭa(m), deriv. di reminīsci ‘ricordarsi’
  • Il riaffiorare alla memoria di una cosa quasi dimenticata; la cosa ricordata
  • Passo, brano di un’opera d’arte in cui l’autore riecheggia, più o meno consapevolmente, temi o motivi tratti da altre opere o altri autori


Resilienza n.f. deriv. del lat. resilĭens -ĕntis, part. pres. di resilīre ‘rimbalzare’, comp. di re- ‘indietro’ e salīre ‘saltare’
  • Proprietà dei materiali di resistere agli urti senza spezzarsi, rappresentata dal rapporto tra il lavoro necessario per rompere una barretta di un materiale e la sezione della barretta stessa
  • Capacità di resistere e di reagire di fronte a difficoltà, avversità, eventi negativi ecc.


Resistenza n.f. dal lat. tardo resistentĭa(m), deriv. di resistĕre ‘resistere’
  • Il resistere; sforzo per opporsi a qualcosa, per contrastare qualcuno
  • Capacità di tollerare, reggere; robustezza, solidità


Ricusare v.intr. dal lat. recusāre, deriv. di cāusa ‘causa’; cfr. accusare, scusare Aus. avere. non accettare, rifiutare; non acconsentire a far qualcosa

Riferimento n.m. dal latino riferire
  • Il riferire o il riferirsi; relazione, connessione, rapporto
  • Accenno, allusione; richiamo, reminiscenza


Robustezza n.f. dal latino robustus deriv. di robur 'forza'
  • L’essere robusto; qualità di ciò che è robusto
  • Forza, vigore morale, intellettuale o espressivo.





Sforzo n.m. deriv. di sforzare dal lat. volg. fortiāre, deriv. del lat. tardo fortĭa ‘forza’.
  • Impiego di un grado maggiore di forza, fisica o spirituale, per ottenere un determinato risultato; intensa applicazione e impegno
  • Sollecitazione cui è sottoposto un meccanismo o un organo meccanico


Sicurezza n.f. dal lat. secūru(m), comp. di -, indicante privazione, e un deriv. di cūra ‘preoccupazione’
  • Condizione di ciò che è sicuro, di ciò che consente di prevenire o attenuare rischi
  • Certezza
  • Qualità di chi è sicuro di sé e delle proprie azioni


Solidità n.f. invar. dal lat. solidĭtas -ātis.
  • L’essere solido, robusto; stabilità
  • Fermezza, validità, fondatezza


Sventura n.f. comp. di s- e ventura.
  • Sorte avversa
  • Avvenimento che provoca danno o dolore; sciagura





Tenacia n.f. dal lat. tenacĭa(m), deriv. di tenēre ‘tenere’ Costanza, fermezza nel volere e nell’agire

Trasposizione n.f. dal fr. transposition
  • Il trasporre; cambio di posizione tra due o più elementi
  • Adattamento, rielaborazione di un’opera, un testo ecc., per adeguarlo a una forma espressiva o a uno stile diverso


Trattamento n.m. deriv. di trattare dal lat. tractāre, frequentativo di trahĕre ‘trarre’
  • Azione del trattare qualcosa per un fine determinato
  • Maniera di trattare una persona, di comportarsi con essa, o di essere trattato





Urto n.m. deriv. di urtare; dal provenz. ant. urtar, deriv. del francone hūrt ‘ariete’ Collisione più o meno violenta di due corpi; forte e brusca spinta data all’improvviso




Veicolo n.m. dal lat. vehicŭlu(m), deriv. di vehĕre ‘trasportare’
  • Qualsiasi mezzo di trasporto meccanico guidato dall’uomo
  • Mezzo che serve a propagare, a diffondere qualcosa (anche in senso figurato)


Vetro n.m. dal lat. vĭtru(m) Materiale solido composto di vari silicati che si presenta come una massa amorfa omogenea, dura, fragile, trasparente, dotata di speciale lucentezza, impermeabilità, resistenza a tutti i reagenti chimici (tranne che all’acido fluoridrico e agli idrati di sodio e potassio concentrati), scarsa conducibilità termica ed elettrica; si ottiene mediante fusione, a temperatura elevata, di sabbie silicee mescolate principalmente a carbonato di calcio, soda o potassa, e trova impiego come materiale isolante e protettivo non oscurante, per fabbricare recipienti, oggetti d’uso e ornamentali ecc.

Volontà n.f.invar. dal lat. voluntāte(m), deriv. di vŏlo, prima pers. del pres. indic. di vĕlle ‘volere’
  • La capacità di volere, la facoltà di decidere consapevolmente il proprio comportamento in vista di un dato scopo
  • Atto del volere
  • Ciò che si vuole, che è oggetto del volere
  • Disposizione a fare qualcosa






lunedì 11 gennaio 2016

8.7 Bibliografia generale

Bibliografia di riferimento per studio del termine:

Opere letterarie
(Riferimenti per l'aspetto filosofico e psicologico)

D. Buzzati , Il deserto dei Tartari, Mondadori, 18 ed., 2001
I. Calvino, Il Barone rampante, Mondadori, 1993
A. Dumas , Il conte di Montecristo, BUR Biblioteca Universale Rizzoli, 2013
W.E. Henley , A Book of Verses, Filiquarian Legacy Publishing, 2012
Omero, Odissea, Newton Compton, 2010
J. London, Zanna Bianca, Feltrinelli, 2014

Opere tecnico-scientifiche
(Riferimenti riguardo componenti materiche applicate)

B. Harris, Engineering Composite Materials, IOM Communication Ltd (London), The University Press, Cambridge 1999
F.L. Matthews, R.D. Rawlings, Composite Materials: Engineering and Science, Chapman & Hall, Londra 1994
J.F. Shackelford, Scienza e Ingegneria dei Materiali, Pearson-Paravia, 2009

sabato 2 gennaio 2016

8.6 Specifiche tecniche del vetro infrangibile


Lastre di vetro di sicurezza in acrilico 

Si indicano qui due modelli di vetro antiproiettile attualmente in commercio:


8.5 Ricetta casalinga per l'"infrangibilità"

Ricetta per bolle di sapone giganti e resistenti

Materiale occorrente:
  •  1 vasetto di yogurt vuoto. Servirà come misurino per le dosi
  • 1 flacone di sapone liquido per i piatti concentrato
  • 1/2 vasetto d'acqua
  • 1/3 di vasetto di glicerina liquida (la trovate in farmacia). Questo ingrediente è facoltativo ma migliora il risultato.
  • 2 cucchiaini di zucchero a velo


Come preparare il liquido delle bolle:

Ricorda: la quantità di sapone nella soluzione deve essere maggiore di quella dell'acqua.
Mescola in una ciotola, con un cucchiaio, tutti gli ingredienti nelle dosi indicate sopra: il sapone liquido, l’acqua e lo zucchero. Cerca di non agitare troppo il composto e, quando è tutto ben mescolato, versa il liquido così ottenuto in un contenitore a chiusura ermetica. Lascia riposare il liquido per due giorni.
Dopo un paio di giorni in cui lo avrai lasciato riposare, agita con attenzione il contenitore con il liquido e poi aprilo. A questo punto non ti resta che soffiare! Hai però due possibilità per farlo:
  • Prima possibilità: Prendi un filo di rame spesso circa 2 o 3 mm (ossia abbastanza perché non si deformi troppo facilmente), lungo circa 35 cm. Oppure un pezzo di filo di ferro sottile, anche un po’ più lungo di quello di rame. Se non hai questo tipo di fili puoi usare una gruccia appendiabiti. Qualunque sia il tipo di filo che hai, modellalo a tuo piacimento, dandogli la classica forma a cerchio delle palettine per fare le bolle oppure puoi scegliere una qualunque altra forma geometrica.

  • Seconda possibilità: Prendi del filo (meglio se da pesca) e infilalo in due cannucce. Legalo alle estremità come se fosse una collana. A quel punto, se tieni in mano le due cannucce vedrai formarsi un rettangolo. A questo punto è fatta: intingi lo "strumento" nel liquido e soffia, e il gioco è fatto.

8.4 Un opera d'arte

Indestructible Object 
di Man RAY


Titolo originario: Object to Be Destroyed
Anno: 1923 - 1932 - 1964 (ridefinizioni)

Descrizione dell'opera: Un metronomo di legno di seconda mano con componenti interne in metallo e una fotografia di un occhio incollata sull'asta segna tempo

Spiegazione: Man Ray è un artista del movimento dadaista, che era solito utilizzare oggetti di uso comune reinterpretandoli come opere d'arte. L'origine di questo oggetto e ancora di più del suo nome sono peculiari, in quanto nell'arco della sua vita ha avuto ben 3 diverse connotazioni. Nella visione dell'artista alla sua creazione (1923) il metronomo aveva lo scopo di scandire il tempo delle pennellate e l'occhio serve come valenza di osservatore: il tutto era realizzato da uno strumento di per se degradabile per materiali e stato; tuttavia nella seconda versione (1932) viene definito "Object of Destruction" perché realizzato con la fotografia dell'occhio della compagna di Man Ray, Lee Miller, che lo aveva lasciato poco tempo prima.
Infine ottenne la sua ultima connotazione, "Indestructible Object" per un fatto accaduto durante un esposizione dadaista del 1964, in cui l'opera originaria venne distrutta da un gruppo di giovani; tuttavia l'autore venne finanziato e ne vennero realizzate 100 copie, e gli venne dato tale nome per simboleggiare l'indistruttibilità dell'idea originale dietro l'opera.